Alpine Vibes
10 feb 20213 min
Aggiornato il: 12 mar 2021
Premettiamo che l'arrampicata sul ghiaccio è un'attività potenzialmente pericolosa e non si impara a gestire il rischio da un articolo o video tutorial sul web.
Per chi vuole scoprire questa disciplina, il consiglio più spasmodico è quello di seguire un corso. Alpine Vibes vi offre la formula del corso su due giorni, dove si punta all'autonomia su una cascata di più tiri; così come una giornata singola di monotiri per scoprire se l'attività piace o meno. L'arrampicata su ghiaccio, per quanto sembri un'attività molto fisica e "mascolina", è invece una disciplina estremamente tecnica: imparare le nozioni di base della progressione su ghiaccio vi risolverà gran parte dei problemi e dimezzerà (anzi.. ben più che dimezzerà) la fatica!
Sul nostro sito e sulla pagina facebook trovate tutti i dettagli.
Premesso ciò, ci piace comunque trasmettervi qualche informazione di base per cominciare ad esplorare un po' questo mondo, anche solo in modo virtuale, capendo qualcosa di quel che si legge!
La difficoltà di un tiro di ghiaccio ha una scala in numeri romani che va dal I al VII. La difficoltà è crescente in base all'aumentare di:
- verticalità (da appoggiata, a verticale a leggermente strapiombante);
- lunghezza (e quindi tratti a verticalità costante per molti metri e molte lunghezze sostenute da scalare);
- ambiente invernale difficile da raggiungere perché richiede esperienza alpinistica e capacità di valutazione dei rischi;
- grado di rischio durante l'arrampicata stessa (difficoltà di protezione, instabilità del ghiaccio, difficoltà di valutazione del rischio).
La protezione utilizzata sul ghiaccio dal primo di cordata è la vite da ghiaccio. Ogni marca fa il suo modello, ma fondamentalmente le viti si distinguono per lunghezza. Si sceglieranno viti più o meno lunghe a seconda dello spessore del ghiaccio, perché la vite deve penetrare nel ghiaccio per intero. Si prediligeranno le viti lunghe per realizzare la sosta (sempre su minimo due punti).
E' necessario comprare un moschettone porta materiale da attaccare all'imbrago per avere le viti a comoda portata di mano durante la scalata. Credeteci: chiodare è il momento più faticoso della scalata, è quindi fondamentale imparare a farlo bene in un contesto comodo e avere poi tutto il necessario predisposto sull'imbrago nel modo corretto.
Se volete dare un'occhiata allo shop Grivel, troverete tutto ciò che vi serve di ottima qualità.
La discesa da una cascata può avvenire a piedi, ma più spesso in corda doppia. Le soste di calata da una cascata (se non ci sono già in loco) si realizzano con un'abalakov. L'abalakov non è altro che una clessidra creata sul ghiaccio con una vite lunga, dentro cui si fa passare un cordino utilizzato poi per passarci le corde per la calata in corda doppia.
La scelta dell'itinerario si compie innanzitutto individuando con oggettività il proprio livello. Stabilito qual è il grado che vogliamo e possiamo scalare, non si possono trascurare le difficoltà legate all'avvicinamento. Spesso le cascate sono difficili da raggiungere, perché incassate in ripidi canali, in luoghi non solo faticosi ma anche pericolosi per il rischio di valanghe. Se non si è in grado di valutare il rischio valanghe e di eseguire poi un eventuale ricerca in valanga, evitate gli avvicinamenti rischiosi.
Si individua il proprio livello quindi, si studia l'avvicinamento e ci si informa poi sulle condizioni, sia dell'avvicinamento che della cascata. Non abbiate timore di chiedere ad amici/conoscenti o guide locali che vi sappiano dare informazioni affidabili sulle condizioni.