Alpine Vibes

3 ago 20212 min

Civetta - Torre Venezia - via Andrich Faé

Arrampicata nella Val dei Cantoni dal rifugio Vazzoler

La via Andrich alla Torre Venezia è una classica Dolomitica che non deve mancare sulla lista di ogni alpinista amante del V grado, l'arrampicata è varia e si sviluppa lungo fessure, diedri ed alcuni tiri di placca.

Ero già stato con Silvia alla Torre Venezia per ripetere Rondò Veneziano qualche anno fa ma non avevo mai ripetuto questa classica, accolgo quindi con grande piacere la richiesta di Ilaria di accompagnarla lungo la via Andrich durante la sua vacanza estiva in Dolomiti.

La via è stata aperta dalla cordata Andrich-Faè il 17 agosto 1934 seguendo una via abbastanza logica per poi andare a prendere il grande diedro fessurato ben visibile anche dal sentiero dell'alta via che collega il rifugio Tissi al rifugio Vazzoler.

Arrampicare a torre Venezia sulla via Andrich.

Partendo dal parcheggio nei pressi di Capanna di Trieste si raggiunge la cengia dove attacca la via in circa 2 ore, da lì proseguiamo in traverso fino a sotto la verticale della via.

Il primo tiro è forse il più impegnativo e spiazza un po' la fessura da affrontare in dulfer per arrivare alla sosta. Da qui la linea segue una serie di placche e fessure fino alla cengia mediana, da cui con un semplice traverso ci si porta sotto la verticale del diedro finale che si segue poi dritti fino in cima.

Con Ilaria abbiamo impiegato circa 4 ore per la cima, devo farle i miei complimenti perché se lè cavata molto bene e senza dover correre ci siamo goduti l'arrampicata che è sempre stata fluida e senza rest.

Dalla cima il panorama sulle dolomiti è unico.

Ci possiamo godere una delle poche giornate senza precipatazioni di questa estate 2021, riusciamo ad ammirare davanti a noi l'Agner e le Pale di San Lucano e subito dopo la bellissima parete sud della Marmolada. Dietro di noi il Civetta, la Busazza e Torre Trieste mostrano tutta la loro imponenza.

La discesa si effettua sul versante nord lungo la via normale, prima con alcune doppie e poi a piedi su roccette fino al sentiero appena dopo il rifugio Vazzoler.

Dalla cima camminando verso sud si trova un po' nascosta una calata su sosta a chiodi che con circa 50 metri deposita sulla grande cengia detritica, da qui un ometto e bolli rossi indicano l'inizio delle calate su anellone cementato che portano fino ad un canale detritico, da qui seguendo sempre i bolli rossi si scende, prima lungo il canale e poi giù fino al sentiero. Abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza fino al rifugio ma una cordata autonoma ce ne può impiegare tranquillamente metà.

Arrivati al Vazzoler ci concediamo una bella birra media al cospetto della Torre Trieste, ed ecco spuntare già le prime idee per la prossima estate, è proprio vero che noi alpinisti non siamo mai sazi.

Brava Ilaria, è stato un piacere accompagnarti lungo la tua prima via in Dolomiti, alla prossima!

SCHEDA TECNICA:

Punto di partenza: Capanna Trieste - Listolade (BL)

Sviluppo salita: 380 metri

Difficoltà: V+

Attrezzatura: Mezze corde, una serie di friends fino al 3, rinvii e fettucce per allungare le protezioni, martello e qualche chiodo.

Tempo: 2h l'avvicinamento, 4h la via, 1,5/2h la discesa.

Se volete qualche dettaglio in più o se desiderate essere accompagnati in avventure simili.. Non esitate a contattarci, sarà per noi un piacere condividere insieme le stesse emozioni!

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